Hope
9 Settembre 2021
“HOPE” è il titolo del progetto artistico di Salvatore Giò Gagliano, progetto nato durante il lockdown che ha imprigionato il mondo per contenere la pandemia Covid 19.
“HOPE” significa speranza, perché speranza è ciò che ha sostenuto l’essere umano nel crudele travaglio del contagio che ha visto combattersi una lotta terribile tra cuore e cervello.
Paradigma di questa lotta il dittico, “Heart and brain“, in stampa fine Art su carta cotone,
montato mediante plexiglas, legno e calamite.
Accompagnano questo altri lavori che, nella proposta di riproduzioni di parti del corpo dell’artista stesso (la testa, le mani) con suggestioni di opere d’autore, raccontano fondamentalmente una parossistica agitazione.
Collezione nella collezione, Gagliano inserisce nel percorso dialogico un’ulteriore esposizione intitolata “The experience of breath” in stampa HD su carta fotografica applicata su pannello d’alluminio. L’artista si è immedesimato in un uomo dei giorni nostri rappresentandolo nel modello Andrea Masotti fatto posare entro una gabbia di nylon.
Nell’allestimento della mostra il nylon è stato integrato in due vetrine illuminate per significare la difficoltà del respiro, mentre entro cinque campane di vetro oggetti legati alla cura del Covid 19 intendono scongiurare la pandemia.
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Gagliano è un animo sensibile.
Diplomato al Liceo Artistico di Novara, ha conseguito il diploma di formazione in Arte Terapia presso l’Associazione per lo Studio e la Promozione delle Risorse Umane “Risvegli” di Milano. Dal 2000 lavora come Educatore presso il Centro Diurno della Comunità Muni Prestinari
ANFFAS onlus di Vercelli.
Il suo lavoro a contatto con le persone diversamente abili lo ha reso attento alle esigenze del prossimo. Da questo è scaturito un percorso che ha coinvolto tra gli altri proprio i pazienti del nostro fotografo i quali si sono prestati alla creazione di un video, sorta di “work in progress”, che accompagna la mostra con le musiche di Masotti.
Della mostra è stato creato anche un catalogo, parte del cui ricavato andrà per l’ANFFAS di Vercelli.
Gagliano ha voluto a commento del suo progetto artistico il pensiero del Santo Papa Giovanni Paolo II: “Non c’è speranza senza paura, e paura senza speranza“. E l’accoglimento della speranza è il messaggio che si vuole trasmettere con questa mostra. Perché la speranza, virtù teologale affidata agli esseri umani quale ancella fedele, mai abbia a morire.
Claudia Ghiraldello