Giuseppe Bonom – Tenente Colonnello della Regia Marina Italiana
11 Luglio 2021
Giuseppe Bonom, figlio di Giuseppe e di Benedetta Boveri, nacque il 26 ottobre 1841 a Graglia, in terra biellese, e fu Tenente Colonnello Macchinista della Regia Marina Italiana.
Prestò servizio su grandiose navi, tra le quali le corazzate Lepanto e Duilio.
Si guadagnò molte onorificenze: quella dell’Ordine della Corona d’Italia, quella dell’Ordine di Osmanie, quella dell’Ordine della Corona di Prussia. Una medaglia gli venne conferita a ricordo della campagna d’Africa da lui sostenuta nel 1887.
Contrasse matrimonio con la francese Luisa Sirven il 10 dicembre 1866 e ne ebbe quattro
figlie: Ester, Romana, Leonilda e Delfina.
Morì a Graglia il 22 marzo 1931.
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Numerosi sono i cimeli che di tale uomo di mare si conservano e che con gesto generoso dalla
signora Francesca Mussone, discendente, sono stati donati al Museo “NOVA FAMA”.
Si tratta di oggetti e documenti che comprendono delle vere e proprie chicche a partire dalle due sciabole, una da Ufficiale con splendida lavorazione, complete di fodero.
Si possono poi ammirare il cappello e il berretto. Ancora, tra gli altri cimeli, un cannocchiale, completo di cavalletto, di Francesco Tartarelli il quale fu ottico della Reale Marina.
Notevoli la sciarpa, le spalline e la serie di bottoni.
Importanti le onorificenze. Grazioso è il carnet di balli che riproduce il porto di Genova ed
è datato 15 settembre 1892.
Un libretto reca, a proposito della regia nave Duilio, le destinazioni generali del personale di macchina, mentre una carta sciolta riporta il verbale di consegna della regia nave Lepanto al nostro uomo.
Tra le fotografie una mostra la regia nave Morosini; registra la data del 30 aprile 1891 a La Spezia.
Si hanno poi molte fotografie che ritraggono il Bonom in diversi momenti della sua vita, talora in uniforme della Marina, talora in borghese.
Degna di nota è la tessera di riconoscimento della Regia Marina Italiana Ufficiali in congedo datata da Roma 18 luglio 1901 così come è significativo il telegramma inviato dagli Ufficiali della Lepanto che così riferisce: “Ringraziando il mare ricambia gli affettuosi auguri alla montagna”.
Si hanno, inoltre, i documenti relativi al conferimento dei vari titoli in progressione di carriera di
quest’uomo che diede di sé prova di lealtà, impegno, sacrificio.
Claudia Ghiraldello